Il valore di un CV per trovare lavoro
È vero, per trovare lavoro in Italia è consigliabile andare a giocare a calcetto come disse l’ex Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Saper utilizzare un buon network relazionale nella ricerca di un’occupazione è molto importante. Anche le statistiche ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori), successivamente diventato INAPP, lo confermano.
Ma il valore di avere un buon curriculum a portata di mano resta sempre indiscutibile, perché è il primo strumento che parla di noi a chi deve valutarci, anche dopo la segnalazione di amici e parenti.
Ecco, allora, poche, ma fondamentali semplici regole da tenere a mente quando scriviamo un cv:
Ordine
un cv ordinato e pulito è tra le prime cose che salta all’occhio. È come la vecchia metafora del matrimonio o compleanno: cosa penseresti se alla tua festa un invitato si presentasse con la camicia e la cravatta con su una bella patacca di sugo? Allora:
- Usiamo lo stesso font in tutto il cv (bocciato il “Times New Roman”, troppo poco leggibile; promossi Helvetica, Proxima Nova e Garamond, che fanno entrare un’intera vita in una pagina);
- Rispettiamo le proporzioni degli spazi bianchi tra blocchi di esperienze/formazioni diverse e impariamo ad evidenziare in grassetto le parole chiave che meglio rispondono all’annuncio;
- Sì ai punti elenco per quantificare i risultati raggiunti in chiave numerica, che piacciono tanto alle aziende.
Sintesi e dritti all’obiettivo
- l’Università di Oxford, tra le più prestigiose al mondo, suggerisce di essere concisi e di tenere sempre a mente lo scopo per cui si sta inviando il cv:
- Il curriculum deve sempre essere adattato all’obiettivo ed essere coerente con la posizione per cui ci si sta candidando. È inutile occupare una pagina di esperienze lavorative come cameriere e cuoco se si sta concorrendo ad una posizione di meccanico. Sarà bene evidenziare esperienze, passioni, hobby etc. che dimostrano una pertinenza con la posizione di meccanico e magari in un campo a margine di “altre esperienze” si elencheranno gli altri lavori svolti che poco centrano con la meccanica, ma che sempre comunicano molto di noi;
- Ricordare che più il cv sarà sintetico e più sarà ben visto, e letto, dal nostro selezionatore.
Quale modello utilizzare
E’ inutile usare lo standard Europass che tanto annoia i selezionatori e poco si presta alla sintesi. Quello Europass va bene per i concorsi pubblici, ma alle aziende piacciono i modelli originali che già comunicano la nostra capacità di cimentarci in progetti originali e trovare soluzioni non convenzionali.
Nella scelta del modello da usare non dimentichiamoci di tener sempre conto del tipo di azienda alla quale lo stiamo inviando. Inviare un cv eccessivamente creativo nel layout apparirà fuori luogo se ci stiamo candidando ad una posizione di cassiere in banca. Viceversa andrà benissimo per una posizione di art director in un’agenzia di comunicazione;
Ricordate sempre che il cv è il nostro primo biglietto da visita per trovare lavoro e deve avere lo scopo di suscitare l’interesse del selezionatore – nella forma e nel contenuto – e spingerlo a contattarci per conoscerci meglio. E’ nel colloquio che ci giocheremo la partita.