Reddito di Cittadinanza: cos’è, requisiti e come averlo
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sul Reddito di Cittadinanza offrendo una sintesi su cos’è, quali sono i requisiti necessari per averlo, le tempistiche e cosa bisogna fare per beneficiare della misura.
Ricordiamo, però, che ogni persona ha una situazione diversa e per una valutazione specifica siamo a vostra disposizione nei nostri uffici.
Che cos’è il Reddito di cittadinanza?
È una misura di reinserimento nel mondo del lavoro e di contrasto alla povertà che serve ad integrare i redditi familiari.
Obiettivi del Reddito di cittadinanza:
- Migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro;
- Aumentare l’occupazione;
- Contrastare la povertà e le disuguaglianze. Si stima che in Italia circa 5 milioni della popolazione si trova sotto la soglia di povertà assoluta.
Requisiti di accesso al Reddito di cittadinanza:
- Essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
- Avere un ISEE inferiore a 9.360 euro annui;
- Avere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;
- Avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili (si stima che 255.000 nuclei familiari con disabili riceveranno il reddito di cittadinanza);
- Non essere intestatari di auto nuova (cioè immatricolata nei 6 mesi precedenti la domanda), o di auto superiore a 1600 di cilindrata, o moto superiore a 250 di cilindrata;
- Non essere proprietario di barche immatricolate nei 2 anni precedenti la domanda;
- Niente RDC a nuclei familiari con disoccupati per dimissioni volontarie.
Quanto dura il Reddito di cittadinanza?
- Il Reddito di cittadinanza dura al massimo 18 mesi;
A quanto ammonta il RDC?
- Ammonta ad un massimo di 780 euro per individuo nel caso di nucleo familiare composto da una sola persona. Infatti 780 euro è considerata la soglia di povertà. L’integrazione del Reddito di cittadinanza è prevista anche nel caso in cui l’individuo ha un lavoro full time, ma non raggiunge tale salario;
- Il beneficio economico si compone di due elementi: una componente a integrazione del reddito familiare fino alla soglia di 6mila euro l’anno; una componente, a integrazione del reddito delle famiglie che vivono in affitto, pari all’ammontare del canone annuo di locazione (fino a un massimo di 3.360 euro);
- Il beneficio economico, inoltre, non può essere inferiore a 480 euro netti.
Da quando?
Da marzo 2019 le domande e da aprile i pagamenti.
Cosa prevede il Reddito di cittadinanza?
- Tutti coloro che sono in grado di lavorare dovranno attivarsi stipulando il patto per il lavoro e il patto per la formazione con gli enti predisposti ed abilitati (Centri per l’Impiego, Agenzie per il Lavoro, Enti di Formazione, Enti Interprofessionali o Aziende, Servizi Sociali);
- Entro i primi 12 mesi, la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 km – 100 minuti di viaggio;
- Se viene rifiutata la prima offerta, la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km;
- Se viene rifiutata la seconda offerta, la terza ed ultima offerta potrà arrivare da tutta Italia;
- Dopo il 1° anno, anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250km;
- Dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale;
- Per le famiglie con persone con disabilità, le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.
Come si riceve il Reddito di cittadinanza?
- Il RDC si richiede alle Poste (presso gli sportelli o in via telematica) oppure ai CAF (passa a trovarci per farne richiesta);
- L’INPS verifica se si è in possesso dei requisiti;
- Il RdC viene erogato attraverso una normalissima prepagata di Poste Italiane (non sarà possibile utilizzarla per il gioco d’azzardo);
- Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contattato dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o di reinserimento lavorativo da attuare.
Viene escluso dal Reddito di cittadinanza chi:
- Non sottoscrive il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale;
- Non partecipa alle iniziative formative e non presenta una giustificazione;
- Non aderisce ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni;
- Rifiuta la terza offerta congrua;
- Non aggiorna le autorità competenti sulle variazioni del proprio nucleo;
- Fornisce dati falsi. In questo caso, si rischiano da 2 a 6 anni di carcere.
Punto di partenza per l’accesso alle nuove misure di aiuto inserite nella legge di bilancio è dunque l’ISEE. Vieni a trovarci per elaborarlo.