EET: Giovani imprenditori che non vogliono farsi rubare i loro sogni

E’ denominata generazione EET, giovani imprenditori che guardano al futuro con ottimismo e non hanno paura di investire il loro tempo e le loro competenze nell’avviamento di aziende.

Sono giovani che hanno incarnato la parola “flessibilità” e anzichè aspettare il “posto fisso” o la chiamata in azienda per il colloquio dei propri sogni decidono di diventare capitani coraggiosi di imprese alla conquista dei propri sogni.

Gli EET (Employed-Educated and Trained) sono quasi 3.000.000, cioè circa il 12% degli occupati complessivi.

Uno studio elaborato da Censis e Confcooperative rileva che tra il 2009 e il 2016 i titolari d’impresa giovani under 30 aumentano del 32%, passando da 27.335 a 36.079.

Entrando nello specifico, i settori d’impresa più cavalcati sono legati ai servizi dell’informazione e informatici (+53,4%), ai servizi per edifici e paesaggio (+51,55%) e ai servizi di ristorazione (+25,3%).

Un settore molto gettonato è anche quello del turismo, con la costituzione di attività legate alla gestione di alloggi per vacanze e ad altre strutture per soggiorni brevi, in cui l’incremento della presenza di giovani imprenditori è del 55,6%.

Raddoppiano le imprese che offrono attività di supporto per le funzioni d’ufficio e i servizi alle aziende (+113,3%).

Gli ultimi dati del 2017 (indagine Unioncamere e Infocamere) rimarcano che a trainare la crescita e l’occupazione giovanile è proprio la voglia di fare impresa. 

Nei primi sei mesi dell’anno 2017, quasi una nuova impresa su tre (il 30,4%) è guidata da giovani imprenditori under 35 (+6,1% rispetto al 2017).

Un segnale positivo è rappresentato anche dalle quote rosa ai vertici delle imprese.  L’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere registra 154.000 PMI guidate da donne under 35.

In una fase storica in cui non si fa che parlare di crisi del lavoro, di disoccupazione e di scoraggiamento, è un bell’esempio speranza.

Giovani che non accettano di farsi rubare i propri sogni.

Giovani che non si arrendono al buio di questi tempi e continuano a coltivare la forza di rimboccarsi le maniche, rialzarsi e ricostruire! Come già hanno fatto i nostri padri.

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