La sfida più impegnativa: nessuno possa dire che il lavoro vale zero

Il messaggio dei vescovi italiani in vista del Primo Maggio, festa del Lavoro, non può non risentire dell’eco profonda della Settimana sociale di Cagliari, con tutto il suo umanesimo vissuto e sperimentato in quei giorni intensissimi. Con tutta la consapevolezza maturata sulla Grande Crisi del lavoro moderno, sempre più rarefatto e fonte di esclusione sociale piuttosto che di inclusione e integrazione.

Con tutta la profondità d’analisi che oggi i cattolici italiani sanno mettere in campo.  Con tutta la capacità di relazione che è lo stigma del cattolicesimo del secondo millennio. Con tutta l’amorevolezza dello sguardo dei credenti secondo l’ispirazione di Francesco che invita a guardare diritto negli occhi la donna, l’uomo e il giovane che chiede il lavoro come forma di personalissima partecipazione alla con-creazione.

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